Visioni di riflessologia
Noi come Alberi
Nella riflessologia possiamo guardare e paragonare la figura umana a quella dell’albero:
- le radici sono costituite dai piedi che hanno un contatto con la terra e da cui prendiamo nutrimento
- il tronco è la colonna vertebrale che permette lo scorrere del nutrimento dalle radici a tutti gli elementi presenti
- i rami e il fogliame rappresentano le braccia e la testa protese verso il cielo.
Secondo questa disciplina possiamo vedere il piede che regge il microcosmo dell’essere umano e per questo deve essere sano e stabile. Alla ricerca continua di un equilibrio e un’armonia che portano benessere mentale e fisico
RIFLESSO
In fisiologia, il riflesso è descritto come una risposta motoria o secretoria automatica, che non dipende cioè dalla volontà dell’individuo. Nella riflessologia questa risposta è indotta dalla trasmissione di uno stimolo che parte da un recettore periferico (presente per esempio sul piede o sulla mano), raggiunge il cervello e da qui si dirige a un organo effettore (un muscolo, una ghiandola, un organo). In pratica, la terapia delle zone riflesse si propone, attraverso la stimolazione e la manipolazione di alcuni punti specifici, di migliorare le funzioni dell’organismo e di influenzarne una evoluzione positiva cercando di portare equilibrio ed armonia.
Unità
Piedi, mani, viso e orecchie sono sedi di una grande quantità di terminazioni nevose, sarebbero anche gli organi più adatti a riflettere, proprio in virtù della presenza di tutte queste terminazioni, tutti gli altri organi del corpo. I piedi sono organi altamente sensibili: su ognuno di essi sono presenti 7.200 terminali nervosi. Sulla pianta si trovano moltissimi meccanocettori ed esterocettori, sensibili alla pressione. Sui piedi troviamo tutti i punti riflessi degli organi interni, della colonna vertebrale e delle ossa, come si può vedere dalla mappa qua sotto.
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